Curiosità e leggende sull’aurora boreale

Aurora Boreale in Norvegia

Si tratta senza dubbio di uno degli spettacoli naturali più affascinanti, da inserire assolutamente nella lista delle cose da vedere almeno una volta nella vita!

Ma iniziamo dalle basi facendo un brevissimo ripasso scientifico su questo fenomeno, per poi perderci nei racconti legati all’aurora boreale.

Cos’è l’aurora boreale

L’aurora boreale è un fenomeno ottico generato dalla collisione di particelle elettriche di origine solare con l’atmosfera terrestre. Questo scambio produce scie luminose di colore rosso, viola, verde ed azzurro. La variazione di colore è dovuta ai diversi gas presenti nell’atmosfera a quote differenti. 

Ma a mio avviso, nessun illustre scienziato e nessuna teoria scientifica potranno mai spiegare la magia dell’aurora boreale. Personalmente vedo questo fenomeno come una rinascita, una luce che parte dal cielo ed inizia a danzare nell’anima di chi la osserva, un prisma di luci, colori, emozioni e sensazioni, che scivolano veloci e si rincorrono nel cielo e dentro di noi.

È per questo che anche per le persone del luogo l’aurora boreale è stupore e meraviglia, un fenomeno da osservare con gioia ogni volta che accade. Non a caso anche le popolazioni del passato la associavano a qualcosa di mitico e magico, come se fosse un segno, una rivelazione di qualcosa di ultraterreno.

Aurora boreale

Sapevate che il termine Aurora Borealis fu inventato da Galileo? Era il 1619 quando il grande scienziato toscano coniò questa denominazione prendendo spunto dal nome della dea romana dell’alba Aurora e dalla parola borealis che significa nordica. Prima di lui Aristotele aveva inserito il fenomeno in una categoria di oggetti astronomici e comete evanescenti, mentre l’opera letteraria medievale il Kongespeilet, la definì Nordurljos, cioè “Luci del Nord”. 

Leggende nordiche e curiosità sull’aurora boreale

In finlandese l’aurora boreale si chiama “revontulet”, letteralmente “fuochi della volpe”, infatti secondo un antico mito, questa sarebbe opera di una volpe magica!

La leggenda narra che una volpe, in ritardo per l’annuale festival invernale, correva veloce fra le montagne innevate quando, stanca di tenere la coda in alto la abbassò, finendo per urtare la coltre di neve. Questo sfregamento provocò delle scintille che volando in cielo dettero vita ai “fuochi della volpe”, ossia all’aurora boreale.

Un altro significato della parola finlandese “revontulet” è incantesimo. Infatti, per i popoli nordici questi fenomeni così particolari erano il risultato degli incantesimi delle forze dell’oscurità e della luce, che combattevano tra loro nei cieli.

Secondo i Sami, la popolazione autoctona lappone, le luci rappresentavano l’energia sprigionata dalle anime dei defunti dirette verso l’aldilà. Per tanto era fondamentale rispettare le luci, evitando di fischiare, fare rumore richiamandone l’attenzione quando essa si manifestavano, per non attirare l’attenzione degli spiriti che sarebbero potuti scendere dal cielo per rapire i vivi. Per questo popolo l’aurora boreale aveva effetti magici tanto che i tamburi degli sciamani lapponi presentano spesso rune raffiguranti le luci, con lo scopo di acquisirne l’energia. 

Inoltre il popolo Sami chiamava l’aurora anche “la luce che si può ascoltare”; in effetti secondo alcuni studi effettuati, sembrerebbe che durante l’apparizione dell’aurora boreale si diffondano delle frequenze audio che, se riconvertite tramite un ricevitore, somigliano molto al suono di un coro di uccelli. 

L’aurora boreale spesso forma degli archi nella volta celeste. Nel poema epico della Carelia, una regione della Finlandia al confine con la Russia, il Kalevala, l’aurora coincide con i cancelli del Nord. In alcuni dialetti di questa regione le aurore sono chiamate ancora adesso ‘cancelli ardenti’.

Aurora boreale alle Lofoten

Secondo il folklore norvegese le luci incarnavano gli spiriti delle vecchie sagge della tribù che ballavano nel cielo, mentre secondo gli eschimesi della Groenlandia orientale erano gli spiriti danzanti dei bambini morti alla nascita.

In Europa centrale l’aurora boreale ha una connotazione diversa, essendo associata agli spargimenti di sangue. Questo perché nelle rare occasioni in cui è visibile a queste latitudini, presenta di norma i toni del rosso. Questi rari avvistamenti erano quindi interpretati come di cattivo auspicio, presagendo spesso una guerra e spargimento di sangue.

Spostiamoci nelle Americhe vediamo come gli indiani Fox del Wisconsin associavano le luci ai fantasmi dei nemici uccisi in attesa di vendetta. Gli indiani Algonquin credevano che Nanahbozho il Creatore, dopo aver creato la terra, si fosse trasferito a Nord, dove tutt’ora risiede e accende fuochi, i cui riflessi arrivano fino a sud per ricordare loro che aveva creato il suo amore.

Luoghi insoliti dove vedere l’aurora boreale

Sebbene i luoghi migliori per vedere l’aurora boreale siano considerati Norvegia, Svezia, Finlandia ed Islanda, è possibile osservarla anche in Irlanda, dove ci sono dei luoghi molto suggestivi. Ad esempio, il cielo della contea di Donegal, in particolare nella penisola di Inishowen, un luogo selvaggio e scarsamente popolato, dall’autunno inoltrato fino all’arrivo della primavera, si accende di rosa, verde e blu. Anche la costa di Antrim, nel punto più settentrionale dell’Irlanda, vicino al circolo polare artico è un’ottima base da cui osservare l’aurora boreale.

Adesso che conoscete miti e leggende su questo fenomeno spettacolare, siete pronti a diventare “Aurora Hunters”?

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