Green Planner: 10 mete sostenibili per “curare” il pianeta viaggiando nel 2024!

Cosa significa “mete sostenibili”? Con sostenibilità si intende “uno sviluppo in grado di assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri”. Nel post sui nuovi trend di viaggio nel 2024 abbiamo visto come questo concetto si stia evolvendo, legandosi non solo all’aspetto ricreativo, ma assumendo nuove e profonde sfumature. Nel nostro caso la sostenibilità è intesa anche come comprensione, rispetto e preservazione di un ecosistema e dei suoi abitanti.

In un mondo in cui le risorse sono limitate e l’ambiente è sotto costante minaccia, come e dove scegliamo di viaggiare può fare la differenza, anche attraverso una nuova forma di turismo definito turismo rigenerativo. Si tratta di un aspetto del turismo sostenibile volto al minor impatto sull’ambiente e al miglioramento degli ecosistemi danneggiati. Il numero di persone che scelgono mete ecologiche, dove vengono messe in atto pratiche rispettose dell’ambiente, come la riduzione dell’uso della plastica, il risparmio energetico e l’impiego di fonti rinnovabili è in costante crescita, così come la scelta del treno come mezzo di trasporto.

Ma vediamo nello specifico quali sono le 10 mete destinate a divenire le più sostenibili nel 2024!

Mete sostenibili: SudAfrica

Il Sudafrica è noto in tutto il mondo per la sua varietà di ecosistemi e per il Parco Nazionale Kruger, dove avvistare i “Big Five” nel loro ambiente naturale. E come rinunciare all’avvistamento di pinguini e balene?!. Questo stato, con il fine della conservazione delle specie, si sta impegnando moltissimo per portare avanti una forma di turismo sostenibile. Per questo sono sorti ecolodge e riserve private che offrono esperienze di lusso integrate con l’ambiente con il fine di tutelarne la biodiversità come il Lebombo Lodge nel Kruger National park.

Paesi Baltici

Estonia, Lettonia e Lituania non sono ancora presi d’assalto dal turismo di massa. Offrono la possibilità di percorrere i cosiddetti “Baltic Trails”, sentieri che attraversano foreste, coste sabbiose, fiumi e laghi e paesaggi incantevoli. Lungo il percorso si incontrano piccoli villaggi e città storiche, ricche di tradizioni, ognuna con le sue specialità culinarie, come la torta di cipolle che si degusta alla Samovar House in un villaggio russo sul lago Peipsi.

Mete sostenibili: Hokkaidō

Nota soprattutto tra gli appassionati di sport invernali, qui troverete attività ed alloggi ecologici, con la natura che cambia ad ogni stagione. Senza dimenticare la cultura ainu che vanta radici profonde. Escursioni in montagna, pesca nei fiumi e nei laghi, parchi come il Kushiro Shitsugen National Park dove vive la gru coronata rossa, simbolo del Giappone, sono soltanto alcune delle attività che si possono fare. L’Ikor Theatre ad Akanko Onsen consente di avvicinarsi alle tradizioni Ainu attraverso danze e spettacoli di marionette.

Mete sostenibili: Galles

Sapevate che è stato uno dei primi Paesi al mondo ad introdurre leggi in materia di sostenibilità?! Attualmente sta rivoluzionando il sistema ferroviario dando una svolta green per esplorare l’ovest della regione ed in particolare il Parco Nazionale di Pembrokeshire.

Curiosità green: nei pressi di St Davids, in un’antica fattoria, troverete il Dr Beynon’s Bug Farm, centro di ricerca, riserva naturale. E poi il Grub Kitchen, il primo caffè britannico dove si possono consumare insetti e provare biscotti a base di grilli!

Groenlandia

Ghiaccio, tundra, silenzio e candore costituiscono il fascino dell’isola più grande e wild del mondo. Si prevede un incremento delle apparizioni dell’aurora boreale per il futuro tanto che, per renderla più raggiungibile, sono stati aperti due nuovi aeroporti internazionali: uno nella vivace capitale Nuuk e l’altro a Ilulissat. Da non perdere l’esperienza del “Camp Ice Cap”, un trekking di due giorni accampati sulla seconda più grande calotta glaciale del mondo, partendo da Kangerlussuaq.

Mete sostenibili: Patagonia

Intrepidi escursionisti, amanti del wilderness e dei paesaggi mozzafiato, non potete perdervi un viaggio nella Terra del Fuoco, tra nuovi sentieri, ampliamento dei parchi e il nuovo Planetario nel Parco Nazionale della Patagonia. Se la vostra passione sono gli animali, in Cile, puma, nandù e il cervo huemul, in pericolo di estinzione, sono stati reintrodotti con successo. Last but not least, il trekking di cinque giorni più a sud del pianeta, Los Dientes de Navarino.

Spagna

Senza dubbio una delle destinazioni più amate al mondo. Sta diventando una meta leader nella promozione di un turismo sostenibile, anche attraverso la destagionalizzazione e la preservazione del suo patrimonio storico ed ambientale. Via libera allora alla scoperta di regioni meno note come le Asturie, l’Estremadura, la Cantabria, alla promozione di strutture come agriturismi o eco-hotel, soluzioni di trasporto eco-compatibili, creazione di piste ciclabili. Queste iniziative contribuiscono a ridurre l’impatto ambientale e ad avvicinarsi alle comunità locali.

Ecuador

Uno dei paesi con la maggiore biodiversità, con il 6% di tutte le specie terrestri, foreste pluviali, fiumi, 20 vulcani attivi. La sostenibilità qui è fondamentale per preservare questo delicato equilibrio. Si concretizza in alcune pratiche quali limiti al numero di visitatori, ecolodge alimentati ad energia solare, una nuova riserva marina ed un aeroporto alimentato da energie rinnovabili.

Mete sostenibili: Caminho Português de Santiago

Un pellegrinaggio tra Portogallo e Spagna da percorrere a piedi o in bicicletta. 620 km sostando nelle locande locali, mangiando in ristoranti tipici fuori dal turismo di massa. La chicca del percorso è il Caminho de Torres! Una “deviazione” dal tracciato ordinario che collega Salamanca al nord del Portogallo tra vigneti, cittadine medievali e fiumi di montagna.

Palau

Un arcipelago del Pacifico composto da circa 340 isole, la maggior incontaminate e disabitate. Un esempio di connubio vincente tra turismo e sostenibilità. Per proteggere il suo ecosistema marino, Palau ha ideato la prima rete di aree marine protette del mondo. Sono state limitate alcune pratiche di pesca e numerosi tratti dell’oceano sono adibiti alla conservazione. Inoltre grazie alla app “Ol’au Palau” i turisti apprendono alcune importanti pratiche volte alla conservazione, come usare creme solari che non siano nocive per i coralli o scegliere ristoranti che servono ingredienti sostenibili.


Siete pronti a dare una svolta green alla vostra prossima avventura?!

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