Voodoo: viaggio ai confini dell’anima dal Benin a New Orleans

La prima cosa che ci viene in mente quando parliamo di Voodoo, sono le famose bamboline legate ai fenomeni di magia nera. Niente di più sbagliato!

Le origini del Voodoo

Il Voodoo affonda le sue origini in Benin, si diffonde in Togo, in Ghana e in Nigeria, spingendosi poi fino ai Caraibi, Haiti, Brasile e Louisiana con la tratta degli schiavi neri. Voodoo, nella locale lingua fon, significa «Dio» e dal 1996 è considerato religione di stato in Benin e liberamente professato negli stati limitrofi. Questa religione fu condannata come forma di “magia nera”, associata al satanismo, alla stregoneria ma i suoi adepti riuscirono a tramandarla e ad alimentarla in segreto.

Oggi esistono diversi musei dedicati a questo culto tra cui il “Soul of Africa Museum” ad Essen in Germania; il “Musèe Vodou” in Francia a Strasburgo; il “New Orleans Historic Voodoo Museum” a New Orleans negli Stati Uniti.

Il video è in inglese, ma sono disponibili i sottotitoli in italiano

Gli Dei del Voodoo

Il Voodoo venera un Dio supremo, Mawu, che letteralmente significa «Dio è grande», creatore di divinità inferiori, i Lao, ossia forze della natura, anime di defunti. I Lao, capeggiati da Papa Legba, determinano il destino degli uomini. Sotto il suo comando operano Ogou Feray, dio della guerra e dei fabbri, Sakpata, dio della malattia e della guarigione, Hebieso, dio del temporale e del fulmine, Mama Wata è la dea delle acque, molto temuta dai pescatori. Una delle divinità più amate é Dan, il pitone arcobaleno, animale sacro e intoccabile. Solo per citarne alcuni!

Princìpi e filosofia

Il Voodoo si basa su tre punti cardine: i Veve, il sacrificio e la possessione. I Veve sono simboli usati per invocare i Loa. Il sacrificio animale è il culmine di ogni pratica e serve per incanalare l’energia in modo che il Loa prescelto possa scendere nel mondo terreno attraverso il corpo dello sciamano (possessione). Il fascino del voodoo risiede dunque nella perpetua fusione tra il mondo dei vivi e quello dei morti al quale si accede attraverso spiriti, maschere, feticci, rituali e soprattutto intermediari, gli sciamani!

Essendo una religione tramandata oralmente, vi sono delle differenze tra le varie regioni in merito ai riti praticati. Ma soprattutto, prima che una religione, il Voodoo è una filosofia di vita. Infatti non riguarda soltanto la sfera religiosa: gli adepti si mettono in contatto con gli spiriti delle divinità non solo per comunicare con defunti ma anche per altri motivi come farsi predire il futuro o risolvere problemi di diversa natura.

Una cosa è certa: chi viene iniziato al Voodoo sarà protetto per sempre dagli spiriti e chiunque gli farà del male questo gli si ritorcerà contro. Il voodoo inoltre protegge anche tutte le persone vicine all’iniziato.

I luoghi del Voodoo

Ad Ouidah, capitale del Benin sorge il tempio dei pitoni, un noto santuario voodoo, dove vivono decine di pitoni. Qui i fedeli chiedono perdono per i propri peccati facendo dei sacrifici.

A Togoville vive invece una delle sacerdotesse Voodoo più potenti del paese, dalla quale si recano ogni anno migliaia di fedeli, a piedi nudi ed indossando soltanto un pareo.

Il Festival delle Divinità Nere é un’altra ricorrenza legata al Voodoo, che si celebra ogni anno a dicembre nella cittadina di Aneho. Si alternano spettacoli, concerti, sacrifici propiziatori, cerimonie e riti, che prevedono la presenza dello sciamano.

Voodoo africano vs voodoo della Luisiana

Il voodoo africano è quello antico dal quale si sono poi originate le diverse varianti e si basa sull’uso di erbe mediche e rituali per ingraziarsi le divinità.

Il voodoo della Louisiana è un mix tra il voodoo di Haiti e il hoodoo, sistema magico diffuso nel sud degli Stati Uniti. La sua caratteristica è quella di prediligere le arti magiche. La pratica di questo rituale in Louisiana è legata in modo particolare alla figura di Marie Laveau. Iniziò a praticare i rituali appresi dalla madre fin da bambina, ma soprattutto in seguito alla misteriosa morte del marito. Il suo impiego ufficiale era quello di parrucchiera ma nel retrobottega accoglieva i clienti che volevano entrare in contatto con gli spiriti.

Potremmo definire il tipo di voodoo praticato da Marie un voodoo ibrido diverso rispetto al passato dal momento che combina elementi cristiani e magia africana. In breve tempo diviene una donna potente e temuta che pratica i suoi rituali in zone diverse: nel giardino i riti magici, a Congo Square incontra i suoi seguaci mentre a Lake Pontchartrain avveniva l’iniziazione al voodoo.

Danze, musica e feticci

In generale i rituali prevedono un codice ben preciso: musica e danza sono sempre presenti così come abiti cerimoniali, maschere Egun che simboleggiano gli spiriti dei defunti, uso di sostanze psicotrope e sacrifici animali.

Il feticcio, termine di origine latino-portoghese è un altro strumento caratteristico del Voodoo, che la capacità magica di assorbire il potere degli spiriti. Esistono addirittura dei mercati dedicati a feticci e prodotti da impiegare durante i rituali. Uno dei mercati tradizionali più grandi del Togo è quello del venerdì a Vogan. Da Togoville o Aného si raggiunge in una quarantina di minuti. Qui si acquistano i prodotti che vengono impiegati durante i rituali: feticci come teste di animali, rane e rettili essiccati, spezie, stoffe, ossa, piume, amuleti e portafortuna, foglie e piante essiccate.

Il Mercato dei Feticci di Lomé è specializzato nella vendita di oggetti e materie prime utilizzate nella ritualità Voodoo. Ci sono addirittura sale di consultazione dove i feticheurs raccomandano gli ingredienti necessari da utilizzare per risolvere le diverse problematiche. I feticci, le erbe e tutto ciò che viene impiegato cambia ogni volta in base a ciò che si vuole ottenere.


Quello del Voodoo è un affascinante universo in bilico tra due mondi, che affonda le sue radici nell’essenza di un popolo, che si è plasmato, tramandato, evoluto attraverso le pieghe del tempo e dello spazio. Una sorta di stanza che risiede nell’anima, che mette in contatto con l’ignoto, con la parte più mistica e primitiva dell’essere umano.

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